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Comunicazione rinnovo contratto lavoratore tempo determinato

Ultima revisione Ultima revisione 18/01/2024
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Ultima revisioneUltima revisione: 18/01/2024

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La presente comunicazione al lavoratore di rinnovo contratto a tempo determinato, è un documento attraverso il quale il datore di lavoro comunica al lavoratore il rinnovo del contratto a tempo determinato.


Cos'è il contratto subordinato a tempo determinato

Nel nostro ordinamento è prevista la possibilità per il datore di lavoro di far firmare un contratto a tempo determinato al lavoratore, qualora ne ricorrano alcuni elementi e per dare maggiore flessibilità al datore di lavoro. Nel contratto a tempo determinato è obbligatorio apporre il termine del contratto, e, nel caso in cui questo superi i 12 mesi, anche i motivi (ossia, la causale) che hanno spinto le parti a prorogare il contratto oltre i 12 mesi previsti dalla legge.

Per i contratti firmati prima di luglio 2018, era prevista la possibilità di poter avere una proroga al contratto a tempo determinato fino a 36 mesi dalla firma del primo contratto. Nel luglio 2018, attraverso l'emanazione della legge chiamata "decreto dignità" è stato introdotto l'obbligo per il datore di lavoro di poter firmare contratti a tempo determinato per un periodo massimo di 12 mesi.


Eccezioni alla durata oltre i 12 mesi

Il contratto, può essere elevato a 24 mesi solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni, cambiate rispetto alla normativa precedente dal 2023:

a) Nei casi previsti dai contratti collettivi. Per contratti collettivi si intendono i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali oppure dalla rappresentanza sindacale unitaria;

b) in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda,

c) per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti, fino al 30 aprile 2024 (questa era la previsione normativa precedente alla riforma del 2023).

d) in sostituzione di altri lavoratori.

Il contratto a termine non può quindi avere una durata superiore a 24 mesi, comprensiva di proroghe e/o per effetto di più contratti, fatte salve diverse previsioni dei contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

La proroga è possibile fino a un massimo di 4 volte, indipendentemente dal numero dei rinnovi. Qualora il numero delle proroghe sia superiore, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga.

La proroga deve riferirsi alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto a tempo determinato è stato stipulato e l'indicazione della causale è necessaria solo quando il termine complessivo superi i 12 mesi.


Altri elementi del contratto di lavoro subordinato a tempo determinato

Interruzione temporale

Nelle ipotesi di rinnovo, è necessario che trascorra un lasso di tempo tra i due contratti a termine, stipulato tra le stesse parti contrattuali con un intervallo di 10 giorni se la durata del primo contratto è inferiore ai 6 mesi e un intervallo di 20 giorni se la durata del primo contratto è superiore ai 6 mesi.

Il mancato rispetto di queste interruzioni temporali determina la conversione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato. Quindi, una volta superati i 12 o 24 mesi, il contratto si deve trasformare obbligatoriamente in un contratto a tempo indeterminato per il lavoratore.


Comunicazione al lavoratore e variabili del contratto

Per quanto riguarda il rinnovo del contratto a tempo determinato, nel caso in cui non vi siano sostanziali modifiche nelle mansioni e nella retribuzione, basterà la presente comunicazione al lavoratore per far si che si abbia il rinnovo dello staesso.

Nel caso in cui invece si vogliano cambiare le mansioni del lavoratore e/o la retribuzione si dovrà stipulare un nuovo contratto, dato che viene meno il contratto stipulato in precedenza.


Proseguio oltre i 24 mesi

Nel caso in cui venga meno il termine del contratto a tempo determinato e il lavoratore non firmi un contratto a tempo indeterminato, ma comunque il lavoro prosegue di fatto per 30 giorni, se il contratto ha una durata inferiore a 6 mesi, o per 50 giorni, se il contratto ha una durata maggiore di 6 mesi, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al lavoratore una maggiorazione retributiva per ogni giorno di continuazione del rapporto pari al 20% fino al decimo giorno successivo, al 40% per ciascun giorno ulteriore.


Come utilizzare il presente documento:

Attraverso questo documento si potrà:

  • Comunicare al lavoratore quando inizierà il suo nuovo rinnovo a tempo determinato;
  • Indicare se l'orario di lavoro è lo stesso del precedente contratto o subirà dei cambiamenti;
  • Indicare se con il rinnovo del contratto si supereranno o no i 12 mesi totali di lavoro da parte del lavoratore;
  • Nel caso in cui vengano superati i 12 mesi, indicare i motivi per cui si ricorre di nuovo al contratto a tempo determinato;
  • Indicare se la sede lavorativa rimarrà la stessa o subirà anch'essa dei cambiamenti;
  • Far firmare il contratto al lavoratore per presa visione.

Il presente documento dovrà essere inviato al lavoratore e il datore di lavoro dovrà registrare il nuovo contratto presso il sito del Ministero.


Normativa applicabile:

Art. 19, comma 2, D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, (c.d. Jobs Act), "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183."


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