Ultima revisione: 23/06/2023
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Il contratto di Smart Working, o lavoro agile, è un contratto che consente al lavoratore di svolgere la sua prestazione lavorativa al di fuori della sede aziendale per uno o più giorni settimanali.
In seguito all'emergenza Coronavirus o Covid '19, dal primo marzo è possibile accedere allo Smart Working anche senza l'aver firmato un apposito contratto con il lavoratore, che avverrà in seguito.
Questo documento può essere quindi considerato un documento temporaneo solamente per il periodo in cui durerà la pandemia. Nel caso in cui si voglia comunque sottoscrivere un contratto di Smart Working indipendentemente dall'emergenza, si potrà certamente sottoscriverlo.
La disciplina è stata introdotta in Italia dalla legge 81/2017 e rappresenta un'evoluzione di ciò che prima era il telelavoro. Il contratto di Smart Working è un contratto subordinato, il quale ha la peculiarità di essere svolto fuori dalla sede aziendale, ma allo stesso tempo rispetta tutti i punti previsti dalla normativa per i contratti di lavoro subordinato.
Principali elementi del contratto durante il coronavirus:
VI sono alcuni punti nella normativa e nel contratto che disciplinano lo Smart Working, ecco quali sono i punti principali per questo tipo di contratto:
Retribuzione: la norma chiaramente esplicita che il fatto di svolgere la prestazione in Smart Working, non comporterà in nessun caso una riduzione della retribuzione rispetto agli altri lavoratori che svolgono le stesse mansioni. Questo perché si vuole evitare che lo Smart Working venga utilizzato come forma di ridurre la retribuzione del lavoratore, ma, al contrario, si vuole dare implementazione a questo tipo di disciplina lavorativa.
Priorità: il datore di lavoro dovrà dare priorità alle madri che richiedano di effettuare la prestazione lavorativa in Smart Working, nei 3 anni successivi al congedo di gravidanza obbligatorio, così come i lavoratori che hanno figli in condizioni di disabilità. A causa della pandemia Coronavirus tutti i lavoratori che ne abbiano la possibilità effettuano le proprie prestazioni in Smart Working.
Luogo della prestazione: A seguito dell'emergenza Covid'19 o Coronavirus è assolutamente vietato lavorare nei luoghi pubblici o hub aziendali. L'unico luogo in cui effettuare la prestazione lavorativa è la propria abitazione.
Attrezzatura e modalità della prestazione: al lavoratore verrà data in comodato d'uso tutta l'attrezzatura necessaria per poter svolgere al meglio la sua attività lavorativa. Si richiede che questo abbia sempre disponibile una connessione internet per poter effettivamente svolgere la sua prestazione. I costi relativi alla connessione e alla prestazione, saranno a carico del lavoratore. A seguito della pandemia, è possibile per il lavoratore poter lavorare anche con i propri strumenti tecnologici, vista l'impossibilità materiale per le aziende di poter fornire a tutti i lavoratori degli strumenti idonei in piena emergenza.
Orario: altro elemento molto importante è l'orario di lavoro che dovrà svolgere il lavoratore. La prestazione in Smart Working infatti, potrebbe comportare un rischio abbastanza elevato per il lavoratore di essere continuamente "presente" al lavoro. Si è così provveduto ad inserire obbligatoriamente nel contratto il diritto al riposo del lavoratore, chiamato diritto alla disconnessione, e la maniera in cui questa verrà applicata tecnicamente, ossia come il lavoratore potrà effettivamente disconnettersi dalla modalità online.
Durata e Recesso: la prestazione in Smart working può avvenire sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. In entrambi i casi è prevista la possibilità di recesso, con alcune differenze. Infatti, per i contratti a tempo determinato, data la natura non definitiva del contratto, è previsto il recesso solamente nel caso di giustificato motivo da una delle due parti. Nel caso invece di contratti a tempo indeterminato, è prevista la possibilità di recesso con un preavviso da notificare all'altra parte con almeno 30 giorni di anticipo. Nel caso in cui il lavoratore fosse un disabile, il preavviso sale a 90. A seguito della pandemia è possibile che lo Smart Working duri solamente il periodo della stessa, per poi rientrare ad un regime generale una volta finito. Questo dipenderà dalle parti e dalla volontà di firmare un nuovo contratto di Smart Working.
Novità emergenza pandemica Coronavirus o Covid'19:
A causa dell'emergenza Coronavirus, il Governo Italiano ha emanato il giorno 1 marzo 2020 un decreto per favorire l'accesso a questa forma di lavoro anche in maniera semplificata rispetto al passato. Ecco i punti salienti del decreto:
Firma del lavoratore: Innanzitutto si prevede che non è necessaria la controfirma del contratto da parte del lavoratore, anche se comunque rimane auspicabile e pertanto il presente documento può risultare molto utile.
Comunicazione al Ministero del Lavoro: In linea generale questa deve essere effettuata con il deposito dell'accordo tra le parti, viene oggi sostituita da una dichiarazione auto-certificata per tutti i lavoratori, anche cumulativamente, con i dati anagrafici e il codice fiscale di ogni lavoratore, direttamente dal sito del Ministero del lavoro.
Comunicazione INAIL sicurezza sul lavoro: l'informativa sulla sicurezza sul lavoro si può inviare al lavoratore con modalità telematica.
Come utilizzare il presente documento:
Attraverso questo documento si potrà:
Una volta firmato il presente contratto, il datore di lavoro dovrà registrare il contratto obbligatoriamente online presso la pagina dedicata dal Ministero del Lavoro.
A causa della pandemia del Coronavirus o Covid'19, la procedura per la registrazione del contratto, come visto, è cambiata e si potrà effettuare la registrazione anche senza la controfirma del lavoratore.
Normativa applicabile:
Legge 22 maggio 2017, n. 81, "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato."
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 2020, "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19."
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Stato: Italia